25 Lug Megatrend 2014
Il 2013 è stato un anno di grandi cambiamenti.
Nel turismo si assiste a grandi trasformazioni, nel modo di viaggiare, di compiere il viaggio, di scegliere le esperienze e destinazioni di soggiorno.
Il GSTC – Global Sustainable Tourism Council – fonte di dati e informazioni da cui traiamo questo articolo – raccoglie molte indicazioni in merito, e desidero evidenziarne alcune tra le più importanti. Quelle da non sottovalutare, per intenderci.
Poi alla fine una breve riflessione, forse d’aiuto per chi desidera coglierne lo spirito.
Megatrends 2014:
1. Mobile
Tra le tendenze più certe è il mondo è sempre più “connesso”. Internet non è più una tendenza, è ovunque. Il mobile rafforza in modo esponenziale tale connessione, le app disponibili sono in continua crescita e ci rendono ormai indipendenti dal punto informativo a tutti gli effetti. E forse anche dipendenti.
2. Metaricerca
Se dobbiamo acquistare un pacchetto, un viaggio, ma anche un qualunque oggetto elettronico, oggi possiamo comparare le offerte. E’ il facile fattore comparativo che sta obbligando tutte le imprese a cambiare realmente: distinguersi non solo con l’immagine, ma con valori concreti e sostanza. Offrire qualcosa di diverso per affascinare nuova domanda.
3. Trasporti alternativi
“blablacar” in Italia è solo un esempio. Il trasporto alternativo è in ascesa. Bike sharing, car sharing, etc. sono solo formule promo che poggiano paradossalmente su antichi stili di vita – come il vecchio “Dolmus” a Istanbul. Tutte le formule possono ritornare attuali con il supporto del web.
4. Calo dei visti
Il mondo si sta aprendo a nuovi flussi: economie e paesi che fino a ieri erano tradizionalmente chiuse, come Russia, Cina, Myamar (Malaysia), India stanno facilitando e aprendosi alla facilità di viaggiare. Nuovi turisti si affacciano alle porte. Come scelgono l’offerta? In modo coerente a come l’offerta incontra le Megatrends.
5. Low-cost Über alles!
Il traffico aereo Low cost conquista sempre più rotte e riconoscimento da parte di domanda business e leisure. Ma la logica acquista prima e paghi meno ha pervaso ormai ogni settore. Talvolta il valore primario del viaggio / del prodotto è ritenuto talmente “abbordabile” che acquistarlo a prezzo intero viene vissuto come dramma. La realtà è che il fenomeno low cost ha modificato l’attitudine mentale. Chi sa programmarsi, sa risparmiare. La scelta diviene individuale, non più dell’azienda che vende.
7. Ospitalità
Il valore esperienziale dell’ospitalità fa la differenza di un Hotel o di una destinazione turistica: gli ospiti sono sempre più informati. Si aspettano un valore aggiunto dall’esperienza di soggiorno. L’Hotel che sa ritornare punto di riferimento sociale e informativo sulla vita locale, richiama domanda.
8. Cinesi indipendenti
Con la fine del 2013 il governo cinese consente ai cinesi di esportare denaro. Il traffico di turisti cinesi individuali aumenta esponenzialmente e – udite udite – sta abbandonando la logica del viaggio di gruppo. Si tratta di un turismo che spende e che può sorprendere.
9. Comunicazione visiva
Nuovo linguaggio marketing: comunicazione visiva e… video! Nella comunicazione il testo si riduce sempre più: poco si adatta a chi non conosce la lingua, obbliga il cliente ad un approccio “mentale”, non dona alcun “assaggio” esperienziale. La nuova capacità comunicativa si sta sfidando da ogni angolo del pianeta. Il numero di click sugli spot di You tube sono la realtà. Soprattutto per le imprese che sanno raccontarsi con una storia, che sanno emozionare.
10. Cura del dettaglio
Il proliferare di proposte e offerte ha condotto la domanda ad elevare la propria capacità selettiva. Sistemi informativi in logica di “controllo” sono out, meglio quelli che “prevengono”: perché chi desidera la colazione alle 7.35 con pane senza glutine e latte di capra, non si trovi la brioche dozzinale e latte in polvere, anche se servito tutto con il servizio d’argento.
11. Business vs. Leisure
Il confine tra tempo libero e il lavoro esiste ancora? Con le app mobile la gestione del viaggio diventa sempre più facile, in particolare quando ormai il 43% dei viaggiatori nel mondo porta con sé i propri mobile aziendali anche nei weekend e l’89% li utilizza per rimanere in contatto per questioni private (fonte Skift Travel IQ). Il confine tra tempo privato e tempo pubblico si assottiglia. Lo sanno bene le aziende che per business comunicano stili di vita, sogni, esperienze.
12. Il viaggiatore “esoterico”
Non è più un segmento di domanda turistica. E’ la domanda reale: con i social media ogni viaggiatore è alla ricerca di maggiore interazione umana, ovunque vada. La rete informativa è aperta e le attese di “personalizzazione” individuali non possono più essere disattese. Sapersi riconoscere è il principio per riprendere a migliorare.
Megatrends 2014
Quale sarà quindi quest’anno il modo di affrontare il turismo in modo sostenibile?
Di certo non con gli studi accademici: quando la ricerca si è completata è già vecchia.
La visione sul futuro è aperta. E’ appurato che le discussioni filosofiche sul processo di cambiamento, condiviso in tavole rotonde e analisi quantitative, incontrano l’attenzione di platee sempre più perplesse. La realtà è saper cogliere il filosofico nell’attimo, nella velocità del cambiamento, nella potenza che un tale fenomeno investe su tutti noi.
L’occasione è individuale. Le logiche di “rimanere compatti” o di “consolidarsi dal punto di vista organizzativo” vanno abbandonate, per aprirsi a un modo nuovo di cooperare. Esiste un nuovo “spirito di appartenenza” oggi: quello che di chi si riconosce per il valore individuale. Non di chi si riconosce per l’appartenenza a un brand, bensì quello personale, di figure capaci di intervenire, supportare, agevolare, migliorare e prendere decisioni di valore.
Non sono più i Rossi, i Neri, I Bianchi quelli che contano ma i Francesco, i Diana, i Tommaso. Così si riconoscevano gli antichi vichinghi quando mille anni fa solcavano l’Atlantico: per nome, come Erik, di cui pochi ricordano il cognome o per chi lavorava.
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